La Cina ha usato Tiny Chip per hackerare Apple, Amazon: Bloomberg
Secondo quanto riferito, le spie cinesi hanno inserito microchip nei server utilizzati da quasi 30 società statunitensi, tra cui i titani della tecnologia Apple Inc. (AAPL), Amazon.com Inc. (AMZN) e altri, secondo Bloomberg Business Week. Il rapporto suggerisce che i chip sono stati oggetto di un'indagine top secret del governo degli Stati Uniti risalente al 2015 e sono stati utilizzati per la raccolta proprietà intellettuale e segreti commerciali di aziende americane.
Bloomberg ha citato fonti dell'intelligence statunitense attuali ed ex che descrivono in dettaglio un audace hack in cui il governo di Pechino ha ordinato a un ramo delle forze armate cinesi di compromettere la tecnologia americana catena di fornitura, che rappresenta forse la più grande violazione dell'hardware mai segnalata da uno stato nazionale.
Secondo il rapporto, i chip avevano le dimensioni di un chicco di riso ed erano in grado di sottrarre dati e iniettare nuovo codice nei dispositivi. Le fonti indicano che l'hardware è stato introdotto da una società di server cinese chiamata Super Micro, che assembla macchine utilizzate nei data center. Bloomberg suggerisce che Apple e Amazon abbiano scoperto l'hacking attraverso indagini interne nel 2015 e lo abbiano segnalato alle autorità statunitensi, ma entrambe le società hanno fortemente negato le affermazioni. Super Micro sta anche negando di aver introdotto i chip durante la produzione.
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Tech Titans, produttore di server nega le affermazioni
Apple ha rilasciato una dichiarazione in cui indica che l'azienda è "profondamente delusa" dai giornalisti di Bloomberg e che "la nostra migliore ipotesi è che stanno confondendo la loro storia con un incidente del 2016 segnalato in precedenza in cui abbiamo scoperto un driver infetto su un singolo server Super Micro in uno dei nostri laboratori." Riguardo a quell'incidente, il produttore di iPhone afferma che è stato determinato come un attacco accidentale e non mirato Mela.
Anche il ministero degli Esteri cinese ha rilasciato una dichiarazione a seguito del rapporto, affermando che "la Cina è un risoluto difensore di sicurezza informatica."
L'amministrazione Trump ha utilizzato la protezione della proprietà intellettuale come argomento per restrizioni commerciali più severe alla Cina. Le recenti notizie potrebbero aggiungere carburante alla guerra commerciale in corso, che è già costata alle aziende statunitensi quasi $ 1,3 trilioni a partire da giugno.